Nel corso dell’ultimo secolo “veneziano” vengono attuate una serie di riforme sul piano della didattica, con la creazione di nuove cattedre in campo giuridico (come diritto pubblico) e scientifico (scienza agraria), o nella medicina (alcune cliniche medico chirurgiche, ginecologia, pediatria, medicina del lavoro). L’Università si amplia, grazie alla conversione dell’antica torre del Castello dei Carraresi in osservatorio astronomico, la Specola, alla costruzione di un primo Orto universitario per gli esperimenti in agraria e all’attivazione di molti laboratori. Questi cambiamenti rispondono a un periodo di crisi dell’Ateneo, già iniziato il secolo precedente, durante il quale lo Studio veniva criticato per la sterilità di molte lezioni e per la facilità con cui veniva rilasciata la laurea. Nonostante il calo di prestigio, molti in realtà sono i personaggi di rilievo che frequentano l’ambiente universitario padovano, da Giuseppe Tartini e Ugo Foscolo, a Giacomo Casanova, Carlo Goldoni e Carlo Rezzonico (poi papa Clemente XIII). Fra i docenti si annoverano anche Giovanni Battista Morgagni, padre dell’anatomia patologica, Giovanni Poleni, Simone Stratico e Iacopo Facciolati.

Giuseppe Tartini, avviato alla carriera ecclesiastica, si iscrive all’università giurista, che frequenta fino al 1710. Diventerà invece uno dei più grandi musicisti del secolo
Giovanni Battista Morgagni viene chiamato a Padova come docente di medicina teorica prima e anatomia poi. Insegnerà a Padova per quasi 50 anni
In soli sei mesi Carlo Goldoni si laurea e s’avvia verso una carriera nell’avvocatura, che rimarrà parallela a quella di autore teatrale
Antonio Vallisneri iunior dona all’Università le collezioni naturalistiche, archeologiche ed artistiche del padre, che formano il primo nucleo del Museo Vallisneriano
Il veneziano Giacomo Casanova si immatricola fra gli scolari “leggisti”
Il governo dell’università, fino ad ora demandato agli studenti, passa ai professori. Vengono soppressi i consiglieri delle nazioni
La cattedra di filosofia sperimentale, appena istituita, viene assegnata a Giovanni Poleni, che avvia la creazione di un prestigioso Gabinetto di Fisica, uno dei primi in Europa
Viene intrapresa una “riforma dello Studio” perché venga restituito a questo “con lo splendore l’utilità”. In pochi anni vengono istituite diverse nuove cattedre
Viene realizzato un primo Orto agrario entro le mura cinquecentesche della città, nel borgo Santa Croce
Posa della prima pietra della Specola. L’Università potrà inaugurare il nuovo osservatorio, 10 anni dopo
In visita all’Orto botanico di Padova, Wolfgang Goethe ammira la cinquecentesca palma di s. Pietro: da qui l’intuizione evolutiva pubblicata nel “Saggio sulla metamorfosi delle piante”
Muore Vincenzo Malacarne, docente a Padova. A lui si deve la prima descrizione dettagliata del cervelletto, con l’introduzione di nuovi termini anatomici
Ugo Foscolo, allievo a Padova di Melchiorre Cesarotti, chiede a lui un parere sulla sua prima tragedia “Tieste”
In seguito alla caduta della Repubblica sotto i francesi, viene tentata una “sistemazione” dello Studio. Si passa dal latino all’italiano come lingua delle lezioni