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Torquato Tasso

(Sorrento, 11.03.1544 – Roma. 25.04.1595)

Da Sorrento, si trasferisce ancora bambino a Roma per raggiungere il padre poeta, Bernardo, e per spostarsi con lui successivamente a Bergamo, Pesaro, Urbino e Venezia.
Tra il 1560 e il 1565 segue a Padova studi di diritto e dopo il primo anno ottiene dal padre il consenso per frequentare i corsi di filosofia ed eloquenza. Alla corte del cardinale Luigi d’Este, a cui era stato introdotto il papà, Torquato si innamora della dama di Eleonora d’Este, la giovane Lucrezia Bendidio. Per lei inizia a comporre rime e versi d’amore dando avvio così alla sua ‘carriera’ di poeta e scrittore. Venuta alla luce questa sua predisposizione, tra il 1561 e il 1562 gli vengono commissionate rime per alcuni funerali che, confluendo in due raccolte, corrispondono alle prime poesie pubblicate da Torquato.

Dopo due anni a Padova, prosegue i suoi studi all’Università di Bologna ma, nel corso della sua permanenza nella città emiliana, nel 1564, viene accusato di essere l’autore di un testo che attaccava alcuni studenti e professori dello Studio; viene per questo espulso e privato della borsa di studio. Fa quindi ritorno a Padova, dove Scipione Gonzaga ne sostiene il percorso di formazione.

Nel 1565 si stabilisce a Ferrara a seguito di Luigi d’Este e pochi anni dopo viene rinchiuso per sette anni nell’ospedale di Sant’Anna, accusato di essere pazzo. In questi anni viene pubblicata, in un’edizione scorretta e incompleta e senza il suo assenso, la Gerusalemme liberata una delle sue opere più conosciute. Terminata la reclusione nel 1586 viene affidato alla custodia del duca Vincenzo Gonzaga e in questi anni si dedica al rifacimento del poema ripubblicato poi, nel 1593, con il titolo di Gerusalemme conquistata.
Tra le sue opere più importanti, l’Epistolario, Il Rinaldo, l’Aminta.