(Scutari 1468 – 1526 Padova)
Docente, umanista albanese
Figlio di Marino e di Bianca Pagnano, in giovane età si trasferì a Brescia e qui apprese latino e greco.
Rettore delle scuole della città dalmata di Ragusa nel 1495, l’anno seguente si recò a Napoli e nel 1499 in Francia, diventando nel 1500 cittadino Veneto.
A Venezia aprì una scuola, che spostò a Padova nel 1501; nel 1503 si recò a Brescia, dove tenne la cattedra della scuola comunale fino al 1508; nel 1509 divenne lettore di umanità per gli studenti della Cancelleria veneziana. Alla riapertura dello Studio di Padova (1517) ebbe l’insegnamento di retorica: l’incarico venne confermato per gli anni successivi con progressivo aumento di stipendio, probabilmente perché i suoi corsi erano frequentati da un gran numero di studenti. Pubblicò commenti ad autori classici latini, come pure diverse orazioni pronunciate a Padova e a Venezia
Il restauro della tela di marino Becichemo è stato sostenuto da ARCS Unipd