(Acquapendente, 1533 – Padova, 21.05.1619)
Girolamo Fabrici d’Acquapendente arriva a Padova dalla provincia di Viterbo attorno al 1550 e qui, dopo pochi anni, consegue il dottorato in medicina (1559). A seguito della morte del suo maestro Gabriele Falloppia, nel 1565, viene nominato nello Studio di Padova docente di chirurgia con l’obbligo di insegnare anche l’anatomia. Un’attività che svolge per circa cinquant’anni contemporaneamente a quella di chirurgo e medico (in campo ortopedico è considerato un precursore e seguì come medico diversi personaggi illustri dell’epoca, tra cui Galileo e Paolo Sarpi). E’ considerato una figura emblematica della fase di transizione dell’anatomia rinascimentale a quella del Seicento.
Nel corso del suo magistero a Padova viene costruito il primo Teatro Anatomico permanente (1595) rimasto in funzione fino al 1874. Questa aula-laboratorio, ancora oggi perfettamente conservata a Palazzo Bo, è il simbolo del metodo dimostrativo in anatomia e costituisce il modello dei teatri anatomici che sorgono nel ‘600 nelle principali università d’Europa.
Nel campo della ricerca anatomica, Fabrici applica con efficacia il metodo anatomo-comparativo di cui tratta in due delle sue opere, il De formato fetu (1600) e nel De formatione ovi et pulli (1621) per i quali viene definito l’iniziatore della embriologia scientifica. Fabrici segna anche il passaggio dall’anatomia descrittiva all’anatomia funzionale come dimostrano le sue numerose opere dedicate agli organi di senso, a quelli della fonazione e della respirazione ma anche la precisa rappresentazione delle valvole delle vene (di cui tuttavia non comprende la reale funzionalità), le osservazioni sulla fisiologia dei muscoli degli arti, sull’anatomia dell’utero e sul parto.
Approfondimenti
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