(Moncalvo, 15.08.1850 – Roma, 10.10.1924)
Si laurea in legge a Torino nel 1870 e successivamente perfeziona la sua formazione in facoltà giuridiche in Germania e Inghilterra.
Dal 1874 è a Roma dove lavora nella Divisione statistica del Ministero dell’agricoltura, industria e commercio. Nel 1885 viene chiamato a Padova come ordinario di statistica e dal 1891 al 1896 ricopre qui il ruolo di rettore. All’Università di Padova riorganizza l’archivio storico, le solenni celebrazioni del 1892 per l’insegnamento di Galilei, la simbolica ‘rinnovazione’ del sigillo storico dell’università, predispone il riordino dell’amministrazione e potenzia alcuni istituti scientifici, tra cui quello di fisica, biologia e clinica e la scuola di applicazione degli ingegneri.
Nel 1896 diventa ordinario di diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione e dallo stesso anno insegna anche statistica teoretica nella Scuola superiore di commercio di Venezia.
Membro dal 1893 del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, nel 1895 pubblica con Ferdinando Martini un progetto di riforma dell’università dove viene proposta, fra l’altro, la riduzione a undici delle sedi universitarie del Regno e la loro ripartizione in quattro facoltà principali, fra cui quella giuridico-politica.
In politica ricopre i ruoli di ministro, senatore e deputato.