
Le tappe giorno per giorno
Giorno | Data | Partenza | Arrivo | Km |
26 | 16/05/2022 | San Sebastián | Mondragon | 90 |
27 | 17/05/2022 | Mondragon | Miranda de Ebro | 73 |
28 | 18/05/2022 | Miranda de Ebro | Burgos | 83 |
29 | 19/05/2022 | Burgos | Palencia | 89 |
30 | 20/05/2022 | Palencia | Tordesillas | 81 |
31 | 21/05/2022 | Tordesillas | Salamanca | 90 |
32 | 22/05/2022 | Universidad de Salamanca | Matapozuelos | 94 |
Nel nostro peregrinare non c’è città o villaggio che per analogia o contrasto non richiami alla memoria il nostro passato.
Partiti da San Sebastián ci dirigiamo a Mondragon, poco distante da qui, a Oñate, sorgeva l’università dello Santo Spirito di cui ci rimane un cortile dagli ampi loggiati e la sfarzosa facciata in stile plateresco.
Dopo aver costeggiato il lago Ullibarri giungiamo alla vecchia cattedrale di Santa Maria di Victoria-Gasteiz (UNESCO) dove, nell’oscurità del vestibolo, scorgiamo i lacerti di scene infernali, della gloria dei beati e le scene di vita della Vergine incoronata.
Giungiamo a Burgos nella terza giornata. La cattedrale dalle guglie niellate (UNESCO) domina la città. I lavori per la costruzione di questo poderoso palinsesto gotico iniziarono nel 1221 protraendosi per generazioni. Le cappelle radiali vennero compiute nel 1280 mentre era in carica il vescovo Gonzalo Pérez Gudiel. Discendente mozarabico dei Banū Ḥārith, Gonzalo apprese a Toledo, com’era consuetudine, l’arabo e il latino; divenne magister in arti a Parigi nel 1259, quando insegnavano Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio. Si spostò a Padova l’anno seguente divenendo rettore dell’università giurista. Uomo di grande valore e infinite capacità, Gonzalo formò una ricchissima biblioteca, non sempre onestamente. Chiamato da Bonifacio VIII a Roma nel 1298, avrebbe da questi ottenuto la porpora cardinalizia.
Nella quinta giornata visitiamo Palencia, antichissima e rinomata università dalla storia breve, nella sesta giornata arriviamo a Valladolid di cui ammiriamo la facciata e il cortile rinascimentale del collegio maggiore di Santa Cruz.
Giungiamo finalmente a Salamanca (UNESCO), quarta delle antiche sedi universitarie del nostro peregrinare. A Salamanca, ogni volta che entri in una piazza o in una via con le sue costruzioni gotiche, rinascimentali e barocche, ritrovi continuamente i segni dello Studio: l’Hospital costruito nel 1413 dalla facciata liscia e smisurata, le Escuelas Mayores, costruite tra il 1415 e il 1433 col loro portale sormontato dai decori platereschi in cui i turisti perdono lo sguardo, le Escuelas Menores iniziate nel 1428 col cortile dagli archi mistilinei. E ancora i molti collegi, quello di San Bartolomeo, immagine del San Clemente di Bologna voluto dal cardinale Albornoz, quello rinascimentale de los Irlandeses e ancora il barocco collegio Calatrava.

Le scholas Salamanticae, origine dell’attuale Università di Salamanca, vennero fondate da re Alfonso IX di León nel 1218. Re Alfonso X il saggio nel 1254 stabilì statuti e dotazioni finanziarie, mentre papa Alessandro IV riconobbe l’anno successivo le scuole come Studium generale.
Anche lo Studio di Salamanca, come gli altri antichi studi universitari, non ebbe nei primi secoli edifici di proprietà. Le lezioni si tenevano in case affittate a spese del comune, nei chiostri o nelle chiese, in particolare in quella di San Benito. Dal 1411 il cardinale Pedro de Luna promosse l’acquisto di terreni e la costruzione delle Escuelas Mayores un edificio storico in cui possiamo ancora ammirare la facciata plateresca, la biblioteca ricca di 2.774 manoscritti, 483 incunaboli e più di 60.000 volumi a stampa pubblicati dal XVI al XVIII secolo.
Nei primi anni del Cinquecento vennero costruite le Escuelas Menores che custodiscono l’opera attribuita a Fernando Gallego il Cielo de Salamanca opera che illustra temi astronomici e astrologici.
Il massimo sviluppo dell’università si ebbe nel XVI secolo quando si sviluppò la scuola filosofica di Salamanca che riconobbe, tra l’altro, la libertà religiosa e il diritto alla proprietà privata degli indiani d’America. Salamanca è nota anche perché si pronunciò sulla fattibilità sul progetto di Cristoforo Colombo di raggiungere le Indie.
Tra gli illustri personaggi che studiarono o insegnarono a Salamanca del passato si ricordano Torres Villarroel e Abraham Zacut e trattati di astronomia che hanno permesso la navigazione tra i continenti, Francisco de Vitoria è considerato invece tra i fondatori del diritto internazionale.
Università più antica di Spagna, una delle sei più antiche università d’Europa, oggi l’Università di Salamanca conta più di 30.000 studenti provenienti da diversi continenti; comprende 26 facoltà e 12 centri di ricerca che si concentrano su bioscienze, neuroscienze e scienze umane.
Il team della settimana

Massimo Bellanda

Barbara Mantelli

Giacomo Pegoraro

Pierfrancesco Gratteri
Domenica 22 maggio presso il rettorato dell’Universidad de Salamanca si è tenuta la cerimonia di passaggio dei nostri Scholares Vagantes alla presenza del di Efrem Yildiz Sadak, prorettore relazioni internazionali di Salamanca, dei professori Laureano Núñez García e Manuel Heras García e del nostro prorettore alla didattica Marco Ferrante.