
Le tappe giorno per giorno
Giorno | Data | Partenza | Arrivo | Km |
1 | 21/04/2022 | University of Oxford | Milton Keynes | 70 |
2 | 22/04/2022 | Milton Keynes | Cambridge | 93 |
3 | 23/04/2022 | University of Cambridge | Harlow | 67 |
4 | 24/04/2022 | Harlow | Dartford | 77 |
5 | 25/04/2022 | Dartford | Faversham | 65 |
6 | 26/04/2022 | Faversham | Dover | 53 |
Nel seguire gli itinerari percorsi da migliaia di studentesse e studenti che per secoli hanno peregrinato di città in città e di studio in studio, ritroviamo, nelle differenze, la nostra comune identità europea
Il momento del viaggio, le conoscenze, gli incontri costituirono una parte non indifferente nella formazione degli studenti. Di ritorno a casa lo scolaro avrebbe portato con sé nuove idee e ricordi che avrebbero arricchito il paese di origine.
Nei secoli, questo vagabondare di intellettuali assunse nomi diversi: la peregrinatio academica propriamente detta, la peregrinatio umanistica dei dotti animati dalla frequentazione di biblioteche, accademie e stamperie e ancora la peregrinatio confessionale quando gruppi di studenti scampati alle persecuzioni religiose trovava pace e tolleranza in qualche università lontana.
Se cercassimo un segno distintivo negli edifici degli esordi di questa storia rimarremmo delusi. Gli scolari si riunivano in alcune zone della città, in case di proprietà o affiatate dai docenti o ancora in alcuni spaziosi locali dei conventi. Dalla fine del medioevo le università iniziarono però ad avere alcune costruzioni indipendenti che garantivano l’alloggio, l’insegnamento e le altre esigenze della vita accademica: erano nati i collegi che inizialmente presero a prestito, adattandole, forme esistenti nei luoghi dove sorsero. Per questo motivo incontreremo diverse tipologie di collegi. Nei college inglesi, ad esempio, l’elemento caratteristico che riscontriamo sin dall’origine è la grande sala da pranzo, la hall come possiamo riscontrare al Merton College o al New College di Oxford. Altri elementi comuni, sempre ad Oxford, sono i grandi cortili quadrangolari, la biblioteca, e le aule degli studenti le cui funzioni possono essere immediatamente desunte dalla tipologia delle finestre che si affacciano sul cortile.
Evocare i luoghi che incontriamo significa anche parlare degli uomini che li abitarono: dobbiamo la fondazione del Corpus Christi College di Oxford a Richard Foxe nel 1517 e l’imponente Cardinal College iniziato nel 1525 al cardinale Thomas Wolsey: uomini che diffusero i valori dell’umanesimo in Inghilterra e che vennero probabilmente ispirati da Thomas Linacre, forse l’inglese con la migliore erudizione classica di allora e che si era laureato a Padova nel 1496.
Thomas Linacre, John Caius, John Chambre e William Harvey sono solo alcuni nomi che incontriamo nel nostro viaggio e che dimostrano che l’influenza dell’umanesimo e della scuola medica padovana sulla cultura inglese fu profonda e duratura.

L’Università di Oxford ha avuto origine dall’evoluzione di associazioni di maestri e scolari presenti in città prima del XII secolo.Le prime testimonianze di mobilità accademica a noi pervenute sono precoci. Nel 1188 Giraldo del Galles tenne un’orazione pubblica davanti ai lettori di Oxford mentre nel 1190 è comprovata la presenza di uno studente straniero, un frisone di nome Emo che studiò anche a Parigi e Orléans.
Nel 1201 ritroviamo la figura del magister scholarum Oxonie, al quale venne conferito nel 1231 il titolo di cancelliere, carica poi confermata dal vescovo di Lincoln. Sempre agli inizi del XIII secolo, risale il riconoscimento della corporazione, universitas, dei maestri.
L’Università di Oxford è stata per secoli al centro di controversie religiose e politiche: John Wyclif promosse la traduzione in inglese della Bibbia, Enrico VIII forzò il giudizio dei maestri oxoniensi sulla legalità del divorzio con Caterina d’Aragona e, sempre nel XVI secolo, diversi ecclesiastici vennero bruciati sul rogo a causa delle loro idee religiose.
Nel 1621 venne fondato anche l’Orto Botanico, il più antico della Gran Bretagna. Durante la guerra civile inglese la città venne più volte posta sotto assedio. L’università si era infatti schierata dalla parte di re Carlo I che in città aveva posto un suo parlamento.
Il Settecento e l’Ottocento furono epoche di grandi dibattiti e scoperte scientifiche per Oxford. Edmund Halley predisse il ritorno della cometa che porta il suo nome mentre nel 1860 si tenne il famoso scontro fra Thomas Huxley, sostenitore della teoria dell’evoluzionismo contro il vescovo Samuel Wilberforce. Tra i numerosi e illustri alumni di questi secoli ricordiamo William Herschel e Lewis Carroll e in epoca più recente J.R.R. Tolkien. e T. S. Eliot.
Università più antica del mondo anglosassone, una delle sei più antiche d’Europa, oggi l’Università di Oxford conta più di 25.000 studenti e si posiziona saldamente ai primi posti nelle classifiche internazionali per qualità della didattica.

La data di nascita dell’università di Cambridge viene fatta risalire al 1209 quando un gruppo di studenti provenienti da Oxford migrò a causa delle gravi ingiustizie subite.
Lo Studium venne riconosciuto nel 1231 quando re Enrico III d’Inghilterra stabilì esenzioni di tasse e sovvenzioni a favore degli studenti.
La rivalità tra cittadini e membri della comunità universitaria sfociò più volte in fatti violenti: nel 1381, ad esempio, vennero saccheggiate diverse proprietà dell’università. Per questo motivo il cancelliere venne investito di poteri straordinari compreso quello di poter perseguire i criminali e rilasciare le licenze.
Le lezioni erano inizialmente tenute nelle case dei maestri, ma dal XIV secolo vennero costruiti edifici di proprietà che permettevano, oltre all’insegnamento, l’alloggio gratuito o agevolato per gli studenti.
Dal XVI si diffusero idee legate all’umanesimo: Erasmo da Rotterdam e altri insigni studiosi vi dimorarono incoraggiando l’apprendimento delle lingue antiche e lo studio dei classici. In quell’epoca l’università fu pervasa anche dagli ideali della Riforma protestante e divenne poi centro di irradiazione del puritanesimo.
Dal XVII secolo Cambridge iniziò a indirizzarsi verso studi scientifici, soprattutto matematica e fisica, indispensabili per accedere all’esame del bacellierato in Arti.
Nel XIX e XX secolo l’università si rivolse anche ad altri campi del sapere come il diritto, la storia, la teologia e le lingue moderne, nonché all’arte, all’architettura e alla teologia.
Tra i numerosi e illustri alumni di questi secoli si ricordano Charles Darwin, Alan Turing, Lord Byron e Niels Bohr.
Seconda università più antica del mondo anglosassone e una delle sei più antiche d’Europa, oggi l’Università di Cambridge conta circa 25.000 studenti provenienti da 147 diversi paesi, posizionandosi saldamente ai primi posti nelle classifiche internazionali per qualità della didattica.
Il team della settimana

Enrico Gallo

Nicola Biasi

Nicola Mazzari

Gianluca Moro
Antonio Paoli, prorettore al Benessere e allo sport, presenta l’iniziativa alla delegazione della University of Oxford, composta da Anne Trefethen, Pro Vice Chancellor (People and Digital), da Julian Duxfield, Oxford’s Director of HR (che ha partecipato al primo giorno della staffetta fino a Milton Keynes) e da Wei-Chen Lee che sta completando un DPhil in Computer Science che partecipa alla tappa fino a Cambridge.
Partiti da Oxford, di capo a due giornate verso levante, oltrepassato il lago Willen a Milton Keynes e la contea di Bedford, giungiamo a Cambridge.
La città deve la sua forma all’università. Tra tutti gli interventi che contribuirono a plasmarla, uno dei più importanti si deve certamente alla munificenza della dotta filantropa Lady Margaret Beaufort, madre di Enrico VII. A Cambridge Margaret fondò, nei primi anni del Cinquecento, il Christ College e il St. John College, un modello per molte delle strutture di questo tipo fino all’Ottocento.
Una mappa ideale della città dovrebbe comprendere tutti i luoghi abitati da coloro che vissero Padova e Cambridge. Al Christ College studiarono il cortigiano Francis Manners e il cappellano reale Nicholas Wilson, al St John il traduttore William Barker, l’astrologo John Dee e il medico John Caius che in seguito rifondò e ricostruì il Gonville College dove studiarono tra gli altri i medici William Harvey e John Bastwick.
Poco fuori Cambridge in direzione sud, incontriamo la variopinta DNA cycleway, quindi l’Horsemill Stream e, dopo aver pedalato su terreni selvatici, giungiamo a Londra e alla marittima di Greenwich, che nel museo conserva un importante dipinto di Galileo con le fattezze di quando visse a Padova. Lo scienziato pisano si dedicò al dibattito sul calcolo della longitudine proponendo una soluzione attraverso l’impiego di uno strumento di sua invenzione, il giovilabio. Il problema venne però risolto definitivamente dal figlio di un falegname, il geniale orologiaio John Harrison.
Giunti a Canterbury, sede del primate d’Inghilterra e meta della via francigena, incontriamo la celebre cattedrale che, assieme alla chiesa di Sant’Agostino e di San Martino fa parte dei beni del patrimonio dell’UNESCO. Reginald Pole, arcivescovo di Canterbury e cugino di Enrico VIII, soggiornò a Padova studiando sotto la guida di Leonico Tomeo. A Padova Pole aiutò molti studenti connazionali talvolta anche economicamente.
Finalmente il viaggio ci conduce al porto di Dover, dove ammiriamo il più antico castello d’Inghilterra, già impiegato da Guglielmo il Conquistatore e la Ca’ di Dio un medievale ospizio per pellegrini e anziani che venne poi donato alla marina inglese che lo impiegò per 300 anni come magazzino per approvvigionare la flotta inglese. Il porto di Dover venne restaurato, nel contesto delle difese contro l’invasione spagnola dell’invincibile armata sotto la supervisione Sir Francis Walsingham.
