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Seconda settimana: da Calais a Bonneval

Le tappe giorno per giorno

Giorno
Day

Data
Date

Partenza
Departure

Arrivo
Arrival

Km

7

27/04/2022

Calais

Embry

75

8

28/04/2022

Embry

Pernois

70

9

29/04/2022

Pernois

Crevecoeur-le-Grand 

70

10

30/04/2022

Crevecoeur-le-Grand 

Beaumont-sur-Oise 

70

11

01/05/2022

Beaumont-sur-Oise 

Paris

90

12

02/05/2022

Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne 

Erpenon

70

13

03/05/2022

Erpenon

Bonneval

73

Entrati nel nord della Francia da Pas-de-Calais, i viaggiatori non vedono una ma cinquantacinque torri simbolo di libertà civile.

La prima, lungo il nostro percorso a Calais, la seconda ad Amiens celebre per la cattedrale gotica, fondata nel 1220 grazie alla ricchezza dalla lana tinta del blu ricavato dalla isatis tinctoria.

Il giorno successivo giungiamo a Beauvais. Nel collegio dei gesuiti, inviso a municipalità e università, discusse la tesi in filosofia il giovane Charles Patin che a Padova promosse l’ingresso delle donne negli studi cercando, invano, la laurea per la figlia.

Attraversato il reticolo di sentieri che si dipartono a stella della foresta di Saint-Germain-en-Laye, giungiamo alla basilica di Saint Denis; da qui finalmente arriviamo a Parigi e procedendo per vie fitte raggiungiamo l’Île de la Cité e la Sorbona.

A Parigi, per chi ci va con attenzione è possibile trovare le tracce nascoste delle prime sedi dello Studio: nel XII secolo esisteva all’Hôtel-Dieu il Collége des Dix-Huit, un dormitorio per diciotto “borsisti”, a Place Marchelin-Berthelot esisteva il Collège Petite Marche, in Rue du Fouarre avremmo incontrato i maestri intenti ad insegnare medicina. La via prende il nome, secondo alcuni, dai cuscini di paglia impiegati dagli studenti, qui avremmo potuto vedere nel 1295 il giovane Pietro d’Abano.

Nella storia dello Studio di Parigi ritroviamo il passato quello di Padova: Zambonino da Gazzo portò a Padova l’anatomia di Galeno, Guglielmo de’ Corvi archiatra fu canonico e docente a Parigi e il polacco Witelus imparò a dubitare dei fatti straordinari contrari alla ragione.  Tale era il prestigio dello Studio di Parigi che Ubertino da Carrara signore di Padova stabilì che a sue spese, fossero inviati dodici giovani padovani per istruirsi.

Durante l’umanesimo l’Italia ebbe un’importanza notevole nel rinnovamento degli studi in Francia:

al Collège Monteigu, che Erasmo non mancò di criticare, gli umanisti italiani e i classici venivano impiegati per insegnare la grammatica. Non che mancassero resistenze e tradizionalismi; più avanti la medicina insegnata a Parigi restò fedele alle teorie di Galeno e un insofferente Andrea Vesalio lasciò Parigi per Padova, in assoluto una delle mete più ambite del periodo come dimostra la presenza di Michel de l’Hopital.

Partiti da Parigi costeggiando le banchine della  Senna pedaliamo fino a Chartres dove all’ombra della cattedrale sorse la celebre scuola. Proseguendo lungo il fiume Eure giungiamo finalmente a Bonneval temine della seconda tappa.

Sorbonne

Le origini dell’Università Sorbona risalgono al XIII quando maestri e scolari si riunirono in corporazioni chiamate “università”.

Inizialmente le lezioni si svolgevano nell’Île de la Cité, ma in seguito si spostarono in quello che oggi è chiamato quartiere Latino. Gli insegnamenti delle facoltà di teologia, diritto, medicina e arti potevano tenersi in casa dei docenti ma anche all’aperto. Gli studenti erano raggruppati per area di provenienza e organizzati in quattro nationes: la francese, la piccarda, la normanna e l’inglese.

Le prime residenze universitarie portarono alla formazione di collegi fondati grazie ai lasciti di generosi benefattori. Tra questi ricordiamo il Collège des Cholets (1292), il Collège de Montaigu (1314), il Collège de La Marche (1362) e il collegio fondato nel 1253 per poveri studenti di teologia da Robert de Sorbon.

I collegi parigini crebbero di numero fino ad arrivare ad una cinquantina. Alcuni divennero famosi per l’insegnamento di una particolare Facoltà: il collegio della Sorbona, ad esempio, divenne noto in tutto l’occidente cristiano per l’insegnamento della teologia.

Il complesso di edifici originati dal vecchio collegio fondato da Robert de Sorbon vennero abbattuti nel XVII secolo per far posto ad una costruzione sorta grazie all’interessamento di un nuovo preside il futuro cardinale Richelieu. Committente e progettista, l’architetto Jean Lemercier, non videro mai la conclusione dei lavori perché si protrassero per trent’anni.

Nel 1791 l’università venne chiusa a seguito della Rivoluzione francese e i locali riassegnati ma durante la Restaurazione gli spazi vennero nuovamente destinati all’insegnamento universitario. Alla fine del XIX secolo l’intero complesso, tranne la cappella in stile barocco, venne demolito per far posto alla costruzione della Nuova Sorbona.

Dal 1968 l’università è stata riorganizzata in diverse università autonome. L’Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne è la maggiore per popolazione universitaria e offerta formativa ed è specializzata in scienze politiche ed economiche, diritto e scienze umane.

Il team della settimana

Nel mio lavoro mi occupo di ingegneria dei sistemi di trasporto con una attenzione particolare ai temi della mobilità sostenibile e sono un appassionato di ciclismo, quindi l’iniziativa di festeggiare con la staffetta ciclistica gli 800 anni di storia del nostro Ateneo mi è quindi sembrata un’occasione perfetta.
Riccardo Rossi

Riccardo Rossi

Viaggiare e soprattutto pedalare sono tra le mie più grandi passioni. Quando sono venuto a conoscenza della bellissima iniziativa Scholare vagantes per celebrare gli 800 anni di fondazione della nostra Università, ho deciso di partecipare perchè la ritenevo un’esperienza unica ed irripetibile, che mi potrà permettere di conoscere posti nuovi, persone nuove e soprattutto far conoscere la nostra Università in giro per l’Europa. La bicicletta inoltre come mezzo di trasporto che fa bene alla salute e all’ambiente è un messaggio che volentieri mi sento di sottoscrivere e sostenere, con questa iniziativa che sicuramente mi farà crescere e maturare.
Federico Caicci

Federico Caicci

Sono uno studente magistrale di ICT for Internet and Multimedia ma nel tempo libero amo stare all’aria aperta e fare sport, per questo motivo appena ho saputo dell’opportunità di partecipare alla staffetta non ci ho pensato due volte e mi sono subito iscritto. Per me questo viaggio rappresenta un forte segno di coesione tra le università europee, unite per sostenere l’ecologia, il benessere e lo sport.
Francesco Trolese

Francesco Trolese

Penso sia una bellissima iniziativa per celebrare un anno così importante per il nostro Ateneo, parteciparvi mi sembra un’occasione unica e, da sportiva, un modo speciale per dare il mio contributo.
Valentina Pizzo

Valentina Pizzo

La cerimonia a Parigi si è tenuta presso il Centre Panthéon. Per l’Università di Padova, oltre ai nostri scholares era presente la prof.ssa Matilde Girolami, prorettrice con delega al Diritto allo Studio, Università degli Studi di Padova, mentre per l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne la prof.ssa Fabienne Peraldi-Leneuf, vice-présidente chargée de l’Europe.

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