Nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia si laurea in Filosofia presso l’Univesrità di Padova. La sua storia è però unica. Per ottenere il libero accesso alle aule universitarie alle donne occorrerà ancora molto tempo: secoli di dibattiti sulle capacità femminili e sulla cosiddetta coeducazione.
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la svolta. Alle studentesse è concesso di iscriversi alle università, a Padova come altrove. E lo fanno sempre più numerose e combattive. È ancora il tempo delle pioniere, molte difficoltà continuano a permanere, ma qualcosa è cambiato e il Novecento finirà per essere il secolo delle donne nell’università.
Non solo studentesse, dunque, ma anche docenti, portatrici di saperi vecchi e nuovi e desiderose di farli circolare in spazi che fino a quel momento erano stati monopolio maschile.
La storia che raccontiamo a partire dall’Ateneo padovano, ma con uno sguardo ampio verso l’Italia e l’Europa, fa luce su una traiettoria fino ad ora assai poco indagata. Un percorso accidentato e ben poco lineare, visto che ancora oggi la presenza e il ruolo delle donne nelle università rimane una questione aperta e in buona parte da risolvere.
Evento di presentazione:
Padova, Palazzo Bo, Aula Nievo – 2 novembre 2021
L’Università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi
di Giulia Albanese, Elena Canadelli, Eleonora Carinci, Alessandra Gissi, Margherita Losacco, Michele Magri, Andrea Martini, Lorenza Perini, Tiziana Plebani, Naila Pratelli, Carlotta Sorba, Chiara Xausa;
a cura di Andrea Martini e Carlotta Sorba
Donzelli – Padova University Press, 2021
ISBN 9788855222778
Indice
Introduzione
di Carlotta Sorba e Andrea Martini
Parte prima. Il tempo delle pioniere (secoli XVII-XIX)
I. Elena Lucrezia Cornaro Piscopia e non solo: erudite e letterate nel Veneto della prima età moderna
II. Donne, luoghi della cultura e università nel Settecento
III. Donne all’università: un percorso a ostacoli nell’Europa di fine Ottocento
IV. Il primo spazio universitario femminile a Padova (1880-1915)
Parte seconda. Studentesse e laureate (secoli XX-XXI)
I. Le studentesse universitarie: trasformazioni di una figura social
II. Donne nell’università fascista
III. Mai più come prima. L’università di massa e le donne (1960-1980
IV. Femministe e non solo studentesse
V. Realizzare i sogni, seguire le passioni: decostruire ruoli e stereotipi
Parte terza. Donne e saperi nella contemporaneità
I. «Nel nostro Liviano, fervido di studi»: profili di antichiste padovane (1900-1945)
II. La realtà delle scienziate. Una storia novecentesca
III. Ecologie femministe e saperi di genere