Universa universis Patavina libertas: così recita il celebre motto dell’Università di Padova, una delle più antiche e prestigiose d’Europa, di cui nel 2022 ricorrono gli 800 anni della sua fondazione.
Nessun altro aspetto ha caratterizzato più a fondo e più a lungo l’istituzione accademica padovana rispetto alla sua celebre libertas. Dalla fondazione nel 1222 alle dispute accademiche sulla mortalità dell’anima, dagli anni in cui in cattedra sedeva Galileo Galilei – al cui insegnamento nel volume è riservato ampio spazio – ai moti del 1848 sino alla Resistenza, la libertas padovana ha rappresentato un riferimento costante per chiunque abbia corso il pericolo di essere limitato nel corpo quanto nel proprio intelletto.
La libertas è tuttavia un termine ambiguo, impiegato in questi otto secoli per indicare fenomeni e concetti diversi, talvolta quasi opposti.
Il volume mira quindi a ricostruire la sua lunga storia, prestando attenzione alle istituzioni, agli spazi, alle pratiche e ai conflitti che più hanno costellato questa lunga evoluzione.
Nessun altro aspetto ha caratterizzato più a fondo e più a lungo l’istituzione accademica padovana rispetto alla sua celebre libertas. Dalla fondazione nel 1222 alle dispute accademiche sulla mortalità dell’anima, dagli anni in cui in cattedra sedeva Galileo Galilei – al cui insegnamento nel volume è riservato ampio spazio – ai moti del 1848 sino alla Resistenza, la libertas padovana ha rappresentato un riferimento costante per chiunque abbia corso il pericolo di essere limitato nel corpo quanto nel proprio intelletto.
La libertas è tuttavia un termine ambiguo, impiegato in questi otto secoli per indicare fenomeni e concetti diversi, talvolta quasi opposti.
Il volume mira quindi a ricostruire la sua lunga storia, prestando attenzione alle istituzioni, agli spazi, alle pratiche e ai conflitti che più hanno costellato questa lunga evoluzione.
Libertas. Tra religione, politica e saperi
di Giulia Albanese, Antonella Barzazi, Luca Beltramini, Paula Findlen, Enrico Francia, Cynthia Klestinec, Margherita Losacco, Adriano Mansi, Hannah Marcus, Andrea Martini, Guglielmo Monetti, Dennj Solera, Michaela Valente; a cura di Andrea Caracausi, Paola Molino e Dennj Solera
Donzelli – Padova University Press, 2022
ISBN 9788855223096INDICE
di Giulia Albanese, Antonella Barzazi, Luca Beltramini, Paula Findlen, Enrico Francia, Cynthia Klestinec, Margherita Losacco, Adriano Mansi, Hannah Marcus, Andrea Martini, Guglielmo Monetti, Dennj Solera, Michaela Valente; a cura di Andrea Caracausi, Paola Molino e Dennj Solera
Donzelli – Padova University Press, 2022
ISBN 9788855223096INDICE
Introduzione
di Andrea Caracausi, Paola Molino, Dennj Solera
Parte prima. Sapere e libertas
I. Il concetto di libertas a Roma
II. Dalla Patavina libertas alla libertas philosophandi
III. Concetto Marchesi e la libertas
Parte seconda. Politica e istituzioni
I. Le minoranze religiose allo Studio
II. Nuove pratiche, nuovi saperi: scienza, medicina, anatomia
III. Circolazione libraria, pratiche censorieParte terza. Spazi e pratiche della libertas
I. Fuori dalle aule: circoli e accademie
II. Biblioteche di classicisti padovani nel Novecento
III. Il Centro Diritti UmaniParte quarta. Conflitti e tensioni
I. La Patavina libertas nell’età della Controriforma
II. Il Quarantotto degli studenti
III. La transizione dal fascismo alla democrazia
IV. Manifestare per il futuro: gli studenti e il ’68
I. Il concetto di libertas a Roma
II. Dalla Patavina libertas alla libertas philosophandi
III. Concetto Marchesi e la libertas
Parte seconda. Politica e istituzioni
I. Le minoranze religiose allo Studio
II. Nuove pratiche, nuovi saperi: scienza, medicina, anatomia
III. Circolazione libraria, pratiche censorieParte terza. Spazi e pratiche della libertas
I. Fuori dalle aule: circoli e accademie
II. Biblioteche di classicisti padovani nel Novecento
III. Il Centro Diritti UmaniParte quarta. Conflitti e tensioni
I. La Patavina libertas nell’età della Controriforma
II. Il Quarantotto degli studenti
III. La transizione dal fascismo alla democrazia
IV. Manifestare per il futuro: gli studenti e il ’68