L’Università di Padova possiede un eccezionale patrimonio storico di carattere tecnico scientifico frutto della didattica e della ricerca condotte a Padova nel corso dei secoli e fino ai nostri giorni. Questo patrimonio è in parte conservato nei musei dell’Ateneo, in parte, fino a poco tempo fa, non noto al pubblico. Ha iniziato a emergere ed essere valorizzato maggiormente in tempi recenti grazie al progetto “Scattered collections” avviato nel 2014. Proprio facendo in larga parte leva sugli esiti di questo progetto e in occasione degli ottocento anni dell’Ateneo, dodici dipartimenti afferenti a quattro scuole diverse – Scienze, Ingegneria, Medicina e Psicologia – hanno proposto nel 2019 di realizzare un museo diffuso dal titolo “Scienza e tecnica. Storia e storie dell’Ateneo Patavino”.
Questo museo è stato presentato il 7 giugno 2022. Non una mostra temporanea, ma un museo permanente costituito da dodici postazioni espositive collocate ognuna in uno dei dipartimenti che hanno aderito al progetto, nelle quali si trovano esposti strumenti storici, si racconta la storia degli scienziati che li hanno usati, si ripercorre la storia delle ricerche del passato e quelle del presente.
Chi visita può così ripercorrere, attraverso gli strumenti scientifici e gli edifici in cui sono collocati, una parte significativa e spesso meno nota della storia dell’Università di Padova e dei suoi istituti di didattica e ricerca, di cui alcuni più antichi e altri piuttosto recenti. L’allestimento, progettato dallo Studio Amuse e realizzato dalle ditte Jolli Allestimenti e Segnobit, permette al pubblico di cogliere, nella struttura modulare degli espositori e nella grafica che li accomunano, l’unità del museo che si dispiega a rete nella città.


La mappa della città con indicate le postazioni del museo diffuso e il loro rendering.
“Grazie all’importante e accurata operazione di recupero che ha portato all’apertura di questo museo diffuso contribuiamo a raccontare ancor più in profondità la storia del nostro Ateneo e dei diversi saperi che lo innervano – ha commentato Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Il progetto lungimirante che ci porta oggi a “Scienza e tecnica. Storia e storie dell’Ateneo Patavino” si porta a compimento, simbolicamente, nei mesi in cui celebriamo il nostro ottocentesimo anno di vita. L’eccezionale patrimonio storico, che invito ad andare a visitare, restituisce inoltre un’anima ancora più accademica a luoghi ed edifici che hanno visto fra le loro mura scriversi, giorno dopo giorno, la lunga storia del nostro ateneo”.
Tra gli obiettivi del progetto vi è anche quello di sensibilizzare la comunità scientifica sull’importanza di conservare per le generazioni future il patrimonio di strumenti e la loro documentazione anche quando questi vengono dismessi.
Responsabile scientifico del progetto è Giulio Peruzzi, docente di storia della fisica e di storia della scienza e della tecnica del Dipartimento di Fisica e Astronomia. Questo museo, secondo il professore, è anche “Un modo per dare identità storico culturale ad atrii spesso anonimi e disadorni, e per rafforzare il senso di appartenenza dell’intera comunità accademica a un’istituzione di così lunga e gloriosa tradizione. Ma anche un percorso che permette al pubblico generico di cogliere la ricca storia della didattica e della ricerca svolte dalla nostra università in tutti i settori della scienza e della tecnica, scoprendo in molti casi luoghi poco noti. Infine, un modo per stimolare la nostra comunità scientifica a conservare gli strumenti che oggi utilizza e che diventeranno nuovi preziosi tasselli di questa ricca storia per le generazioni future”.
I dodici dipartimenti: Fisica e Astronomia, Geoscienze, Ingegneria civile edile e ambientale, Ingegneria dell’informazione, Ingegneria industriale, Matematica, Psicologia generale, Psicologia dello sviluppo e della socializzazione, Scienze biomediche, Scienze chimiche, Scienze del farmaco, Scienze statistiche.
L’iniziativa si affianca al Grand Tour delle Scienze, un progetto di aperture coordinate nei fine settimanadi alcuni tra i più prestigiosi luoghi della scienza a Padova, visitabili con un unico vantaggioso ticket per l’intera durata delle celebrazioni dell’Ottocentenario.
Il museo è accompagnato da un percorso dedicato sul sito “Itinerari virtuali”.