Il nuovo Museo della Natura e dell’Uomo sarà la principale eredità permanente lasciata alla città dalle celebrazioni per l’Ottocentenario, una grande realtà culturale a disposizione della cittadinanza, e un’occasione di valorizzazione del patrimonio storico e museale dell’Ateneo.
Sarà il più grande museo universitario europeo, autentico centro di ricerca e laboratorio dinamico del sapere, e si porrà quindi a un livello di promozione e visibilità nazionale e internazionale.
Il museo nascerà nella splendida sede di Palazzo Cavalli, dalla fusione delle collezioni degli attuali musei di Mineralogia, Geologia e paleontologia, Zoologia e Antropologia dell’Ateneo, ricostituendo idealmente e almeno in parte l’originario museo vallisneriano che fu alla base di molte delle collezioni dell’Università di Padova.
Il concept scientifico del museo (presentato anche al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo nell’ottobre del 2017) è rivolto a un pubblico generale e internazionale, e prevede che l’integrazione e l’unione dei preziosi reperti provenienti dalle diverse collezioni rivelino la narrazione coerente e appassionante di una storia planetaria, scritta nelle rocce, nei fossili, negli adattamenti degli animali, negli artefatti millenari dell’umanità, fino alla fase inedita in cui stiamo entrando, quando una specie sola, Homo sapiens, è divenuta capace di alterare profondamente tutti gli ecosistemi. Sarà un museo scientifico interdisciplinare, interattivo e multimediale, che condurrà i visitatori in un’esperienza unica ed emozionante e mostrerà come la Terra sia un grande sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui l’uomo è naturalmente parte integrante.
Il Museo della Natura e dell’Uomo sarà un grande museo, esteso su tre piani che comporranno una superficie espositiva molto ampia (circa 4.000 mq tra esposizione permanente e mostre temporanee), confrontabile con quella dei maggiori musei scientifici italiani. Il progetto di allestimento, affidato allo studio Guicciardini e Magni, prevede anche lo sviluppo di soluzioni innovative di exhibit digitali, oltre all’implementazione di una app dedicata.
Nel secondo piano del Museo sarà inoltre ricavata una sezione dedicata a mostre temporanee, per un’estensione di almeno 400 mq, equivalente alle dimensioni medie delle mostre scientifiche solitamente allestite.
La presenza di un adeguato spazio espositivo per mostre temporanee, che cambiano una o due volte all’anno in base ai costi, favorisce infatti l’aumento del flusso di pubblico e i ritorni di pubblico fidelizzato. Questo spazio permetterà di avere finalmente nel sistema museale universitario padovano uno spazio autonomo per mostre temporanee che ne valorizzino l’intero patrimonio; potrà inoltre ospitare importanti mostre scientifiche, e non solo, già curate e provenienti dall’esterno, facendo così entrare il Museo della Natura e dell’Uomo dell’Università di Padova nelle reti nazionali e internazionali di circuitazione delle mostre di maggior successo.
Infine, l’auditorium al piano terra e il giardino si prestano ad ospitare un ricco programma di eventi (conferenze, proiezioni, incontri, etc.) che contribuiranno a tenere alta l’attenzione dei media sul Museo e a favorire l’afflusso di pubblico.
La straordinaria posizione centrale del museo, sulla direttrice principale tra stazione e centro città, proprio di fronte alla cappella degli Scrovegni – maggiore attrazione turistica della città e ora anche parte del patrimonio Unesco di Padova Urbs Picta – e al polo museale degli Eremitani, permetterà di sfruttare al meglio tutte le potenzialità, con l’obiettivo di superare nella fase di start-up i 100.000 visitatori all’anno, come previsto dal business plan approvato dal CdA nell’ottobre 2017.
Il Museo di Palazzo Cavalli è al centro di una specifica campagna di fundraising, partita nel 2021, e ha già raccolto l’importante sostegno di Fondazione Cariparo.