È lo storico Adriano Prosperi il protagonista di Libertà di coscienza, l’ultimo incontro del ciclo di eventi Lezioni sulla libertà. Si tratta di quattro incontri dedicati al tema della libertà, approfondito attraverso differenti prospettive.
Dopo il suo intervento, Prosperi dialoga con Vincenzo Milanesi, filosofo ed ex rettore Università di Padova. A chiudere l’incontro, la lettura di testi a opera delle studentesse e degli studenti della scuola del Teatro Verdi.
Per partecipare è richiesta l’iscrizione all’evento sul sito web del Teatro Stabile del Veneto a partire dal 17 marzo.
Organizzati per la cittadinanza in occasione delle celebrazioni per l’ottavo centenario dell’Ateneo, gli incontri del ciclo Lezioni sulla libertà sono ad ingresso gratuito e si svolgono la domenica mattina nel mese di marzo al Teatro Verdi.

Storico italiano, Adriano Prosperi è professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Precedentemente, ha insegnato Storia moderna nelle università della Calabria, di Bologna e di Pisa. Avviato alla ricerca da D. Cantimori e H. Jedin, si è occupato delle istituzioni ecclesiastiche e delle idee religiose nel periodo che va dal tardo Medioevo sino alla prima età moderna, soffermandosi in particolare sul ruolo dei missionari e sulla storia dell’Inquisizione in Italia; a questi temi ha dedicato i suoi volumi più significativi: Tribunali della coscienza (Einaudi,1996); L’eresia del Libro grande (Feltrinelli, 2000); L’Inquisizione Romana (Edizioni di storia e letteratura, 2003). Nel 2008 ha scritto Giustizia bendata (Einaudi), con cui ha vinto il premio Viareggio. Tra le sue ultime pubblicazioni: il saggio sulle condizioni socioeconomiche delle campagne italiane dell’800 Un volgo disperso (Einaudi, 2019); nel 2021 Un tempo senza storia (Einaudi), densa riflessione sulla perdita della memoria collettiva; Tremare è umano (Solferino) e Eresie (Quodlibet). Per otto anni ha coordinato l’opera monumentale, in quattro volumi, Dizionario storico dell’Inquisizione, uscita nel 2010 per Edizioni della Normale. È membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ha collaborato con le pagine culturali del “Corriere della Sera”, de “Il Sole 24 Ore” e “La Repubblica”.