Nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova, l’Orto botanico ospita la Nobel Lecture del fisico Gerardus ‘t Hooft, premio Nobel per la Fisica nel 1999 con Martinus J. G. Veltman “per aver spiegato la struttura quantistica dell’interazione elettrodebole”.

Con questa Lecture, lo studioso olandese propone un “confronto con l’infinito“, in dialogo con il filosofo della scienza Telmo Pievani e  Gianguido Dall’Agata, professore nel Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”. Introduce l’incontro Fabio Zwirner, prorettore alla Ricerca dell’Università di Padova.

Nelle teorie della fisica, capita di tanto in tanto che i tentativi di calcolare alcuni effetti osservati producano come risposta l'”infinito”. Per ottenere previsioni significative per l’esito di un esperimento, che ovviamente deve essere descritto in termini di numeri finiti, sono necessarie attente reinterpretazioni. Questo è ciò che è successo quando sono state studiate le interazioni tra particelle elementari. Le correzioni di massa, per esempio, sembravano diventare infinite. Ci si pose allora la domanda di come gestire questi strani infiniti. Il problema è stato risolto studiando il sistema in diversi numeri di dimensioni: una cura inaspettata per una teoria malandata! Eppure tali risposte non sono abbastanza buone se si vuole davvero capire cosa sta succedendo. Domande migliori portano sempre nuove sorprese.

Per partecipare alla Nobel Lecture è richiesta la prenotazione.

La conferenza si tiene in lingua inglese, con traduzione simultanea disponibile in sala.

È possible seguire l’evento anche in diretta streaming sul canale Youtube dell’Università di Padova (in lingua originale) e su piattaforma Zoom (nella traduzione italiana).

L’evento fa parte delle Giornate celebrative dell’Ottocentenario Unipd.

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