Il rapporto organico del Centro d’Arte con l’Università di Padova si consolida nel 2022 prendendo la forma di una stagione straordinaria. L’Ateneo padovano festeggia i suoi 800 anni con un ricco e articolato programma di attività, all’interno delle quali il Centro d’Arte è stato accreditato per organizzare le iniziative musicali, forte delle sue specifiche competenze nell’ambito della musica intesa come ricerca, pensiero, pratica di vita.
Centrodarte22 prende dunque il nome di Opera Libera, una rassegna che interpreta e sviluppa l’antico motto dell’Università di Padova, nel segno della libertà della ricerca, rendendo espliciti i temi e i filoni che d’altra parte sono da sempre caratteristiche dell’azione del Centro d’Arte.
Il 16 maggio, Opera Libera presenta Michele Sambin, autore, attore, musicista, scenografo, inventore di visioni, un artista molto amato nella sua città: Padova celebra questa volta il suo pionieristico lavoro di videoartista. Il Centro d’Arte, grazie al lavoro del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università, presenta una vera e propria rianimazione digitale de “Il tempo consuma”, una performance del 1974 che utilizzava l’allora nuovo medium del videotape per riflettere sulle operazioni ricorsive prodotte con il suono da Terry Riley e Alvin Lucier.
I concerti di Opera Libera fanno parte delle celebrazioni per l’ottocentenario dell’Università di Padova.